La società di servizi turistici “Balares” nasce nel 2003, grazie all’iniziativa di due donne, Miriam Spano e Anna Maria Ragnedda che, spinte dall’amore per l’archeologia, decidono di mettere a disposizione il proprio tempo, i titoli di studio in materia (laurea in Lettere Classiche con indirizzo Archeologico/Preistorico e laurea in Lettere Classiche con indirizzo Filologico Classico) per tutelare e far conoscere il patrimonio archeologico sardo e in particolare quello del Comune di Tempio Pausania. L’idea nasce dall’esperienza maturata presso i siti archeologici del territorio di Arzachena, dove le due socie hanno prestato la loro collaborazione per diversi anni, in virtù della quale hanno raggiunto piena consapevolezza della necessità di attuare un progetto di tutela e gestione di uno dei monumenti più significativi dell’Alta Gallura: il Nuraghe Majori.
Il sito in questione è stato interessato da un’importante campagna di scavi da parte della Dottoressa Angela Antona (Soprintendenza Archeologia della Sardegna), indagine che ha permesso di avere numerose informazioni utili e necessarie per lo svolgimento della attività di gestione, che prima di tutto si basa sulla corretta divulgazione delle fonti, attenendosi scrupolosamente al dato archeologico, e non solo sulla tutela fisica del monumento. L’attività della società Balares consiste nella presenza costante sul sito, dalla mattina al tramonto, per consentire la visita alle persone interessate, fornendo tutte le informazioni sia di carattere archeologico – naturalistico che turistico – culturale. La società di gestione ha realizzato, a proprie spese, attorno al monumento, un orto botanico per arricchire la visita al sito. Nei mesi primaverili l’attività prevalente svolta riguarda i laboratori didattici svolti con i bambini delle scuole primarie.
L’attività di gestione ha richiesto un forte impegno economico e solo la grande passione per questo lavoro sostiene l’impegno della gestione che, da dodici anni, si autofinanzia soltanto con i proventi derivanti dai biglietti e dalla vendita di souvenirs, senza mai aver, purtroppo, ottenuto alcun finanziamento pubblico.
Nello specifico, gli effetti del lavoro svolto per far conoscere il sito e l’apprezzamento da parte di agenzie e di visitatori provenienti da diverse parti del mondo costituiscono una piccola eredità che si sta lasciando ad una città, che, nella consapevolezza del suo valore, deve tutelare le proprie risorse e iniziare ad investire fondi su questo progetto di valorizzazione. La società Balares ha presentato gli anni scorsi alle agenzie turistiche e tour operators un percorso alternativo a quelli ormai ripetutamente proposti, che ha tenuto conto di un approccio più consapevole della materia. Il percorso è stato definito “Strade del Megalitismo” e partendo dal parco archeologico di Arzachena con visita alla necropoli di “Li Muri”, si è spostato nel paese di Luras con tappa ai Dolmen Ladas, Alzoledda e Ciuledda, per proseguire poi alla volta della tomba di giganti di Pascaredda e del nuraghe Majori dove le guide hanno illustrato nel dettaglio le dinamiche che hanno spinto verso soluzioni architettoniche così particolari.
Il nuraghe Majori si addossa ad un costone roccioso e nel lato Nord Ovest, opposto all’ingresso e nel banco di roccia, si notano le tracce di lavorazione del granito che è servito alla società di gestione come spunto per spiegare ai visitatori i criteri di scelta del luogo, le ipotesi sulle tecniche di costruzione e trasporto del materiale e l’inserimento consapevole della struttura nel contesto naturalistico. La Società propone un modello di gestione “dinamico” che si discosta dalle ormai sorpassate logiche conservative e passive della pura e semplice fruibilità del sito.
Consapevole che il valore economico prodotto dall’industria culturale è sempre più legato alla capacità di coinvolgere il cliente/visitatore in un’esperienza dalla quale esca arricchito, propone una partecipazione attiva attraverso un coinvolgimento diretto del visitatore durante la semplice visita.
La visita guidata dinamica è da intendersi come un continuo interagire con il pubblico che si ha di fronte, che verrà man mano condotto attraverso un viaggio di conoscenza archeologica, botanica, folkloristica e territoriale in genere, affinché sia chiaro che il sito in questione è solo l’inizio di un percorso che la società in questione fa conoscere proponendo l’accompagnamento anche nei siti archeologici prossimi al Nuraghe Majori. La valorizzazione e la gestione del monumento risiede nella corretta divulgazione delle fonti scientifiche a disposizione. L’attività principale prevista dal progetto di Balares è quella di rendere “vivi” i monumenti attraverso la visita guidata e di fornire ai visitatori le informazioni corrette e aggiornate riguardanti non solo il monumento in questione, ma anche i dati di scavo recenti di altri monumenti indagati scientificamente.
La società, nei dodici anni di gestione ha sempre fornito le teorie più accreditate fornendo al turista gli strumenti utili a discernere l’informazione scientifica da quella fantarcheologica e l’obiettivo principale del progetto è di continuare in questa direzione senza mai perdere di vista l’aspetto scientifico ed il lavoro degli studiosi che continuano con sacrificio a fornire la linfa vitale per accrescere la conoscenza del patrimonio.
Inoltre propone la visita guidata al sito, ogni ora, avvalendosi di personale qualificato regolarmente registrato nell’albo regionale delle guide turistiche e della presenza di un archeologo che garantisce un costante monitoraggio del monumento inoltre propone tra le attività didattiche da effettuarsi nell’area archeologica cinque diversi tipi di laboratorio didattico finalizzato alla conoscenza e al rispetto del patrimonio culturale.
Laboratorio della ceramica Laboratorio di scavo archeologico simulato Laboratori sui monili Laboratorio di Botanica Laboratorio legato ai chirotteri